Non tira e non segna: Taremi, il grande buco nero di Inzaghi
Non serviva una serata estiva tra i tifosi per capire che Mehdi Taremi fa sul serio. Basta guardare la sua carriera: lui e il gol sono amici inseparabili. Con cinque reti in tre partite di precampionato, Taremi ha dimostrato che l’Inter con lui è più forte. Inzaghi ora ha un attaccante con qualità, esperienza e capacità di fare tante cose utili, migliorando dove mancavano Sanchez e Arnautovic.
L’amichevole con il Las Palmas ha confermato che Taremi è un titolare, non un’alternativa. Non bisogna vedere la concorrenza come un problema. Taremi può integrarsi con Thuram, aiutando a gestire le fatiche. È abile come prima punta, sa sfruttare la sua esperienza per ottenere rigori e posizionarsi al posto giusto per segnare. Inoltre, è capace di giocare come un numero 10, proteggendo il pallone e leggendo i movimenti dei compagni.
Taremi non è una scoperta recente per l’Inter. Il club lo ha seguito per un anno e mezzo, e Inzaghi ha studiato attentamente il suo gioco. La notizia positiva è che Taremi si è già inserito bene nei meccanismi di gioco, a differenza di Thuram l’anno scorso. Il tecnico lo ha tenuto in campo quasi per tutta la partita, preparandolo per l’inizio della stagione. Il 17 agosto contro il Genoa, è probabile che Taremi sarà titolare. Anche se l’intesa con Correa non è stata perfetta, quella con Mkhitaryan ha mostrato segnali promettenti.
Inzaghi ha tutte le ragioni per sorridere. Dopo la partita, ha dichiarato: “Sono molto soddisfatto. Sono contento che tutti i ragazzi siano qui con entusiasmo e felici di stare insieme. Mi piace che si allenino col sorriso: non vuol dire allenarsi meno, ma allenarsi meglio”. Taremi sembra aver subito compreso questa filosofia: a fine partita rideva, dopo aver condiviso un’altra esperienza positiva con il gol, il suo vecchio amico.
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