Simone Inzaghi, allenatore dell’Inter, ha dimostrato di avere una chiara convinzione dietro al suo strategico turnover nelle partite, secondo quanto analizzato da Repubblica.
Il turnover nell’Inter non è casuale, ma piuttosto il risultato di una pianificazione meticolosa e di una profonda convinzione tattica. Repubblica ha analizzato i cambiamenti effettuati da Inzaghi durante la partita di mercoledì in Champions League contro la Real Sociedad.
Inzaghi ha optato per un approccio diverso rispetto all’anno precedente, quando ha promosso quattro nuovi titolari: Arnautovic, Carlos Augusto, Pavard e Asllani. Ha sottolineato l’importanza di utilizzare tutti i giocatori a sua disposizione. Inzaghi crede fermamente che coinvolgendo più giocatori, il livello generale della squadra aumenterà. La sua tattica principale riguarda il turnover durante il match, con un’attenzione particolare al modo in cui alterna i giocatori di fascia. Questa strategia prevede l’utilizzo intensivo dei giocatori per i primi 60-70 minuti, seguito da sostituzioni mirate per garantire freschezza e vigore al team. Questa tattica ha dimostrato il suo valore nella stagione precedente, quando giocatori come Dimarco, inizialmente utilizzati per l’intera durata delle partite, sono diventati estremamente efficaci quando sono stati impiegati per circa due terzi della partita.
Inzaghi sta chiaramente cercando di massimizzare il potenziale del suo team attraverso una rotazione mirata dei giocatori, creando una squadra più competitiva e capace di adattarsi alle sfide in corso. Questa convinzione è stata applicata fin dall’inizio della nuova stagione, dimostrando la sua dedizione a questo approccio tattico.
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