La situazione legata al possibile trasferimento di Lazar Samardzic all’Inter è tutt’altro che risolta. Nonostante un lungo incontro tenutosi a Viale della Liberazione e il superamento delle visite mediche a Milano, il centrocampista serbo-tedesco non è ancora ufficialmente un giocatore dell’Inter. Ora, si prospettano un paio di giorni di riflessione che potrebbero portare a una risoluzione positiva o, in alternativa, a una rottura che sembrava impensabile, data la convergenza di intenti raggiunta tra Inter e Udinese e i test fisici superati dal calciatore.
Le circostanze si sono complicate ulteriormente con l’intervento del padre del giocatore, il quale ha assunto la gestione dell’aspetto contrattuale, prendendo il posto dell’ex agente Rafaela Pimenta. Questo cambiamento ha portato a una richiesta di modifica di alcuni dettagli contrattuali da parte dell’entourage di Samardzic. Tuttavia, l’Inter ha reagito con fermezza, opponendosi categoricamente a questa richiesta e sottolineando che la firma dell’accordo avverrà solo nel rispetto degli accordi già pattuiti.
In questo contesto, il futuro di Samardzic sembra dipendere principalmente dalla sua decisione finale. Le prossime 48 ore saranno decisive, durante le quali l’agente discuterà con il calciatore stesso. La sua volontà di vestire la maglia nerazzurra è stata chiara fino a questo momento, nonostante le turbolenze esterne.
La vicenda coinvolge anche Giovanni Fabbian, centrocampista della cantera interista, il quale era stato incluso nell’affare. Secondo le condizioni precedentemente stabilite, Samardzic avrebbe firmato con l’Udinese fino al 2028, con l’obbligo di riscatto a 16 milioni più 2 di bonus. Come contropartita, l’Inter avrebbe ceduto Fabbian, valutato 4 milioni, proprio per ridurre l’importo iniziale. Inoltre, l’Inter manterrebbe il diritto di riacquisto di Fabbian nel 2025 per 12 milioni di euro. La situazione resta complessa e sarà interessante vedere come si evolveranno gli eventi nei prossimi giorni.
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