Infortunio Cuadrado: sfida alla profondità nerazzurra
Juan Cuadrado, ala destro dell’Inter, sta finalmente intravedendo la luce in fondo al tunnel dell’infortunio. Dopo aver subito un intervento chirurgico al tendine d’Achille sinistro lo scorso 20 dicembre in Finlandia, il giocatore colombiano è in procinto di tornare in gruppo tra dieci-quindici giorni, con l’obiettivo di rientrare tra i convocati entro la prima metà di aprile. Questo segna una svolta significativa nel suo percorso di riabilitazione, che ha rispettato scrupolosamente i tempi previsti.
Attualmente, Cuadrado sta completando la fase di riatletizzazione sul campo, lavorando intensamente per recuperare la migliore forma fisica dopo il lungo periodo di inattività. Dopo aver trascorso le ultime due-tre settimane dedicandosi a sessioni individuali di allenamento, il colombiano si avvicina sempre di più al ritorno in gruppo. Si prevede che continuerà il suo percorso di riabilitazione per un’altra decina di giorni, massimo quindici, prima di poter essere reintegrato completamente nella squadra.
Il ritorno di Cuadrado è atteso con grande interesse sia dalla dirigenza che dalla tifoseria dell’Inter, dato il suo ruolo chiave nella corsia di destra. Il club ha acquistato il canadese Buchanan come sostituto temporaneo durante la sua assenza, ma la presenza di Cuadrado è considerata fondamentale per il proseguimento della stagione.
Per Cuadrado, l’obiettivo principale è quello di tornare in campo prima della fine della stagione. Il suo contratto con l’Inter scade il 30 giugno, e sebbene sia probabile che le strade del giocatore e del club si separino, Cuadrado desidera concludere la sua esperienza milanese nel migliore dei modi.
Vorrebbe evitare che la sua ultima apparizione in maglia nerazzurra sia ricordata solo come uno spezzone di gioco e spera di contribuire attivamente nelle ultime partite della stagione, magari facendo parte della celebrazione dello scudetto, che si terrà presumibilmente il 26 maggio, coincidente anche con il suo trentaseiesimo compleanno. Sarebbe una doppia festa per il giocatore, coronando il successo in campo e salutando l’Inter con onore.
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