Inter: Dumfries favorito a Madrid, ultimi preparativi
Nella frenesia dell’ultimo allenamento prima della cruciale partita di Champions League contro il Madrid, l’atmosfera a Casa Inter era carica di tensione e determinazione. La Pinetina, teatro degli sforzi finali, era pervasa da un senso di impegno e concentrazione, mentre i giocatori si preparavano mentalmente per l’imminente sfida al Metropolitano. Tutti sapevano che l’avversario sarebbe stato di calibro internazionale e che solo il meglio sarebbe stato sufficiente per emergere vittoriosi.
Tra i protagonisti dell’allenamento, Dumfries emergeva come il favorito su Darmian per una maglia da titolare. L’olandese aveva dimostrato costanza e determinazione nelle ultime uscite, guadagnandosi la fiducia del tecnico nerazzurro. Con gli infortuni di Carlos Augusto e Arnautovic che indebolivano leggermente le opzioni di Inzaghi, Dumfries era pronto a ricoprire un ruolo chiave nel reparto difensivo, offrendo sia solidità dietro che pericolosità in fase offensiva.
La formazione prevedeva Sommer tra i pali, con Pavard, Acerbi e Bastoni a completare il trio difensivo. Dumfries sarebbe stato affiancato da Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan e Dimarco a centrocampo, mentre in attacco Lautaro e Thuram si preparavano a scatenare il caos nella difesa avversaria. Darmian, sebbene in panchina all’inizio, avrebbe comunque rappresentato una risorsa preziosa da impiegare in caso di necessità, offrendo flessibilità e esperienza.
Ma non erano solo i giocatori a essere al centro dell’attenzione. Anche i dettagli logistici erano cruciali per il successo della squadra. L’Inter aveva organizzato una partenza da Malpensa tramite charter, con un secondo aereo dedicato ai familiari e agli sponsor. La scelta dell’albergo, sebbene non fosse il medesimo utilizzato nella memorabile finale di Champions del 2010, rifletteva comunque una ricerca di comfort e concentrazione ottimali per la squadra.
Nel frattempo, l’entusiasmo dei tifosi interisti era palpabile, con circa 3500 di loro pronti a seguire la squadra nel viaggio verso Madrid. Anche se il traguardo sembrava lontano, c’era una sensazione di unità e determinazione che permeava l’aria, alimentando la speranza di una grande prestazione e, sperabilmente, della vittoria.
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